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Il ciclo vitale della famiglia

  • Aurora Di Pofi
  • 7 apr 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

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Lo sviluppo di una famiglia è scandito da una molteplicità di tempi, individuali e di gruppo.

La famiglia come sistema relazionale possiede tre dimensioni temporali:

passato, presente e futuro, perché è costituita dall’intreccio di storie personali e legami intergenerazionali.

Una coppia formata da poco nasce dall’intersezione di due storie familiari pregresse e diverse che influenzeranno le dinamiche del nucleo appena fondato.

Il ciclo vitale della famiglia è un modello teorico che delinea l’evoluzione familiare, ipotizzando che essa avvenga per stadi.

Vengono individuati sei fondamentali momenti di transizione:


  1. Separazione dalla famiglia di origine;

  2. Formazione della nuova coppia;

  3. Famiglia con bambini piccoli;

  4. Famiglia con figli adolescenti;

  5. Uscita dei figli da casa e riorganizzazione della coppia genitoriale;

  6. Fase dell’invecchiamento.


Questi eventi, vengono definiti normativi, in quanto fanno parte del regolare evolversi di ciascuna famiglia. Nonostante ciò, rappresentano dei cambiamenti importanti, destabilizzano il funzionamento della famiglia e per questo, spesso causano stress e dolore, sono dunque identificati come eventi critici. I passaggi da una fase di vita ad un’ altra infatti, mettono alla prova la qualità delle relazioni, evidenziando i punti di forza e di debolezza. La famiglia deve raggiungere alla fine di questa transizione, un nuovo equilibrio.


Tutti gli eventi critici che sono inattesi dal sistema familiare e dunque imprevedibili vengono definiti paranormativi.

Alcune famiglie hanno maggiori risorse e competenze per affrontare gli eventi critici evolutivi, mentre altre fanno più fatica. Davanti al forte stress, questi sistemi familiari rispondono attraverso la comparsa di sintomi più o meno gravi. Il sintomo infatti, è un meccanismo di auto-regolazione che mira al mantenimento dell’attuale funzionamento familiare; si tratta di un tentativo di resistenza al cambiamento. La famiglia sintomatica solitamente individua un membro su cui localizzare il problema: il cosiddetto paziente designato, considerando quella disfunzione come un processo che riguarda solo quello specifico membro, ma la sintomatologia non riguarda mai un solo individuo. La crisi influenza interamente le dinamiche dell’intero sistema , stravolgendone gli equilibri.


La storia delle generazioni precedenti trasmette valori forti, che giungono ai più giovani tramite ricordi; questi vanno ad influenzare il modo in cui i ruoli familiari si declinano e le procedure con cui vengono affrontati gli eventi critici. Infatti, ognuno di noi, pur ricoprendo un ruolo individuale all’interno della famiglia, è comunque tenuto a soddisfare una serie di aspettative ed a sottostare a quegli ideali ereditati. Questo genere di interdipendenza affettiva, tra membri della stessa famiglia, può rappresentare una risorsa esclusivamente se, durante le fasi di transizione, il singolo è capace di mettere in discussione i modelli che gli vengono trasmessi e la loro funzionalità.


Un passaggio fondamentale nell’evoluzione di un sistema familiare è la conquista dell’autorità personale di un figlio che diventa adulto. Bisogna cercare un equilibrio tra appartenenza e separazione al nucleo familiare di appartenenza, perché queste due posizioni emozionali sono entrambe indispensabili. Spesso purtroppo vengono, invece, percepite come appartenenti a due concetti naturalmente escludenti e si rischia di innescare due dinamiche relazionali disfunzionali.

La prima vede la fusionalità estrema tra figlio e genitori. I nuovi legami del giovane vengono vissuti come forme di slealtà verso la famiglia; egli non riesce ad assumere un ruolo maturo e dipende emotivamente dai suoi genitori.

La seconda prende il nome di taglio emotivo e consiste in un improvviso distacco fisico ed emotivo di una persona dai propri legami familiari. L’idea illusoria è quella di conquistare l’indipendenza lasciando la casa dei genitori e rifiutando completamente qualsiasi tipo di contatto con loro. In questo modo però le questioni irrisolte non spariranno, ma anzi andranno a reiterarsi nelle successive relazioni.

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